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Le autorità italiane stanno attualmente detenendo in custodia cautelare il direttore legale d'Alkarama, Rachid Mesli, presso la casa circondariale di Aosta. Il Signor Mesli è stato arrestato al confine svizzero-italiano mercoledì 19 Agosto 2015, sulla base di un mandato di cattura emesso dalle autorità algerine nell'aprile 2002, secondo il quale Mesli "ha avuto contatti con i terroristi in Algeria" ed è stato "membro di un gruppo terroristico che opera al di fuori dell'Algeria". Alkarama deplora l'arresto del suo direttore legale – avvenuto sulla base di un mandato emesso per motivi politici – ed in particolare il ruolo svolto in tutto questo dall'Interpol.

Il Signor Mesli è stato arrestato attorno alle 10 di mattina alla dogana del traforo del Gran San Bernardo, mentre si stava recando in vacanza in Valle d'Aosta con la moglie ed il figlio di 14 anni. Dopo aver controllato i loro documenti ed avere percuisito accuratamente la vettura, la polizia italiana ha contattato la polizia svizzera e quella francese per un controllo dei precedenti, da cui non è emersa alcuna irregolarità. Le autorità italiane hanno quindi contattato l'Interpol, dopo di che hanno condotto il Signor Mesli alla stazione di polizia di Aosta, situata a 30 km di distanza, con la moglie ed il figlio al seguito nella loro auto, scortati dalla polizia. Alle 6:45 di sera il commissario di Aosta ha informato il Signor Mesli di essere stato arrestato sulla base di un mandato di cattura algerino e che il Tribunale di Torino si sarebbe pronunciato in merito. Il Signor Mesli è attualmente tuttora detenuto ad Aosta e non gli è stato ancora possibile comparire di fronte ad un magistrato.

"Le accuse contro Rachid Mesli sono ridicole", dice Mourad Dhina, direttore esecutivo ad Alkarama. Secondo il mandato d'arresto, il Signor Mesli è stato accusato nel 2002 di "fornire informazioni per via telefonica a gruppi terroristici," così come del "tentativo di rifornire gruppi terroristici di macchine fotografiche e telefoni," travisando volutamente la natura dell'attività dell'avvocato dei diritti umani di contattare le vittime di violazioni e le loro famiglie.

Ricordiamo che molte ONG, tra le quali Fair Trials international, hanno criticato l'Interpol per non effettuare accurati controlli di validità sui mandati d'arresto chiaramente basati su considerazioni di carattere politico, pratica contraria all'articolo 3 della Costituzione dell'Interpol, secondo il quale "è severamente vietato all'Organizzazione di intraprendere qualsiasi intervento o attività di carattere politico, militare, religioso o razziale".

Alkarama sta seguendo il caso da vicino e chiede il rilascio immediato di Rachid Mesli. Alkarama chiede inoltre agli organismi internazionali, tra i quali l'Interpol ed i governi europei, di evitare di cadere nella trappola di capi d'accusa falsi, emessi da governi noti per la violazione dei diritti umani.

Informazioni su Rachid Mesli

Rachid Mesli è un avvocato algerino, nonché attivista per i diritti umani, vive a Ginevra e lavora in qualità di direttore presso il dipartimento legale di Alkarama.

Il 31 luglio 1996 venne sequestrato da quattro uomini armati, membri delle forze di sicurezza, mentre si trovava nella sua auto. Detenuto segretamente per più di una settimana, venne ripetutamente picchiato e minacciato di morte e, infine, accusato di appartenenza ad un gruppo terroristico. Nel luglio 1997 è stato assolto dall'accusa, per essere poi condannato con l'accusa di "avere incoraggiato atti di terrorismo", capo d'accusa che non gli era stato mosso durante il processo e contro il quale quindi non ha avuto alcuna possibilità di difendersi. Amnesty International ha riportato che il processo "ha chiaramente violato gli standard internazionali per un processo equo". Nel 2000, temendo per la sicurezza sua e della sua famiglia, il Signor Mesli ha lasciato il paese per vivere in Svizzera, dove gli è stato concesso l'asilo politico. Il 6 aprile 2002 un mandato di cattura internazionale è stato emesso nei confronti del Signor Mesli per "appartenenza ad un gruppo terroristico", sulla cui base è stato poi condannato in absentia a 20 anni di carcere.

Rachid Mesli è co-fondatore di Alkarama e membro di Amnesty International Svizzera.

Contatti stampa

Per maggiori informazioni o per fissare un'intervista, si prega di contattare la Coordinatrice Media ad Alkarama, Colombe Vergès, al fisso +41 22 734 1008 o al numero cellulare +41 79 129 79 15 (c.verges@alkarama.org).